Tra dramma esistenziale ed erotismo: Ultimo tango a Parigi
Maggio 19, 2018 11:04 am
Restaurato in 4K dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il film cult di Bernardo Bertolucci Ultimo tango a Parigi, torna nelle sale di Circuito Cinema per un evento speciale il 21, 22 e 23 maggio.
Un amore proibito e anticonvenzionale
Atmosfere cupe, luci soffuse, musiche jazz e primi piani intriganti che si soffermano sugli sguardi sfuggevoli e lascivi degli attori, il tutto ambientato in una fosca Parigi dei primi anni ’70.
Paul (Marlon Brando), disilluso quarantacinquenne americano, proprietario di un piccolo albergo, incontrerà casualmente Jeanne (Maria Schneider), in seguito al suicidio della moglie Rosa. Travolti da una passione senza eguali, i due si ritroveranno ad intrattenere una relazione amorosa al limite della decenza, senza che l’uno sappia il nome o l’età dell’altro.
Il film che segnò un’epoca
Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, fin da subito film cult che gli diede una celebrità indiscussa, fece scalpore appena uscì nelle sale a cause delle forti scene erotiche.
Il film, dopo una lunga procedura penale, venne condannato al rogo il 29 gennaio 1976, e il regista perse i diritti civili per cinque anni tramite una sentenza per “offesa al pudore”. Nel 1987 fu riabilitato, diventando il film italiano più visto di tutti i tempi, con quasi 87 miliardi di lire incassati e ben 15.623.773 spettatori.
La trama prende le mosse da alcune fantasie sessuali del regista, il quale dichiarò di aver sognato, o forse di aver realmente fatto, più volte l’amore con una bellissima donna, incontrata per strada senza saperne però l’identità.
Vere o frutto di fantasie che siano, certe scene potevano essere interpretate e vissute a pieno, con pathos e coinvolgimento, solo da due grandi attori come Marlon Brando e da una giovanissima Maria Schneider, all’epoca ventenne.
L’inquietudine celata dietro ad un esibito erotismo
Ultimo tango a Parigi ci fa vedere tutta l’inquietudine, la disillusione e le crepe interne di un cuore ormai privo di stimoli, fiaccato dal dramma esistenziale.
Dietro alle esplicite scene erotiche, si cerca di mettere in risalto l’anima sola e malata di un uomo che tenta in tutti modi di risanare ferite ormai inguaribili, credendo di aver trovato nel sesso tutte le risposte ai suoi tormentati dubbi esistenziali e al conformismo del mondo che lo circonda.
Vieni a (ri-)scoprire Ultimo tango a Parigi, nelle nostre sale il 21, 22 e 23 maggio.
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