Ane, opera prima del regista di Bilbao David Gómez Sañudo, finora esperto e pluripremiato autore di cortometraggi, segue le orme di Lide, una giovane madre che ha problemi ben più grandi del suo lavoro di guardia giurata per alcune opere di ingegneria che scontentano parte della popolazione locale. Un giorno, quando si alza, sua figlia – Ane, il cui nome dà il titolo al film – non è a casa, né ha dormito nel suo letto.
Da quel momento la scomparsa diventa una specie di fantasma: nessuno la vede, né i personaggi né lo spettatore, e la sua assenza pesa come una figura spettrale. La si conosce solo da ciò che gli altri dicono di lei. L’ambiente sociale rarefatto aumenta questo senso di assenza. E si percepisce che Lide, che ha chiesto aiuto a Fernando, suo ex compagno e padre di Ane, ha paura di quella figlia invisibile… ma perché?
Vincitore di ben tre Premi Goya 2021 (Miglior attrice protagonista per Patricia López Arnáiz, Miglior attrice esordiente per Jone Laspiur, Miglior adattamento per Sañudo e Marina Parés), il film passa dal mistero al dramma politico per esporre questioni sociali, psicologiche e profondamente intime.