Diretto da Radu Jude, ambientato a Bucarest e girato in tempi di coronavirus (i protagonisti, come noi tutti, indossano la mascherina), il film ha scosso e trionfato al festival di Berlino, ottenendo il riconoscimento più importante tra gli applausi della critica.
Emi (Katia Pascariu) insegnante di una scuola bene di Bucarest, molto amata dagli studenti e molto stimata, si ritrova a dover mettere in discussione tutto quello che negli anni ha conquistato perché un video che la ritrae mente fa sesso spinto con suo marito viene messo in rete.
Lo spettatore segue il suo percorso, dalle passeggiate iniziali in una rumorosa Bucarest, tra battute e sguardi malevoli, fino ad un vero e proprio processo allestito nel cortile della scuola in cui, da “imputata”, dovrà rispondere alle accuse e alle domande dei genitori dei suoi studenti.
Attraverso la struttura del film e l’intreccio con immagini di repertorio, BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN è una satira pungente che mette in discussione la scala di valori su cui ancora poggia la società odierna, evidenziandone le contraddizioni e la morale giudicante. Sullo sfondo, prende vita la società rumena, tra passato e presente, nei tre atti in cui il film è suddiviso.
Provocante, ironico, pungente, vibrante. Un film potente e attualissimo che certamente non lascia indifferenti.