Il romanzo epistolare di Natalia Ginzburg tradotto in
narrazione cinematografica è l’esempio perfetto del
lavoro da sceneggiatore di Suso Cecchi d’Amico
nell’amalgamare i personaggi e dare un filo conduttore e una continuità alla storia.
Dopo le rivolte sessantottine, Michele ripara a Londra, da dove mantiene un rapporto epistolare con le sorelle e con una ragazza da cui potrebbe aver avuto un figlio.