Vittoria è una bambina divisa tra due madri. Valeria Golino è Tina, madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola e Alba Rohrwacher è Angelica, una donna fragile e istintiva, dalla vita scombinata. Rotto il patto segreto che le lega sin dalla sua nascita, le due donne si contendono l’amore di una figlia. Vittoria, 10 anni appena compiuti, vivrà un’estate di domande, di paure, di scoperte. “Figlia mia è un viaggio in cui tre figure femminili si alternano, si cercano, si avvicinano e si allontanano, si amano e si odiano e alla fine si accettano nelle loro imperfezioni e per questo crescono”, dichiara Laura Bispuri, per la seconda volta in concorso a Berlino dopo il suo apprezzato film d’esordio “Vergine giurata”. IN CONCORSO AL 68. FESTIVAL DI BERLINO 2018.