Nella San Francisco degli anni ’70, il 20enne coreano Chol
Soo Lee viene arrestato e condannato per un omicidio
legato alle gang di Chinatown solo per motivi razziali.
Quando il giornalista investigativo K.W. Lee si interessa al
caso, dà il via a un movimento di giustizia sociale senza
precedenti. Con questa incriminante denuncia di un
sistema giuridico ingiusto, i registi Julie Ha e Eugene Yi
analizzano l’incarcerazione di Chol Soo Lee nella San
Francisco degli anni ’70, sottolineando il potere radicale
dell’attivismo, con un appello alla solidarietà che espone
anche le cicatrici indelebili lasciate dalla vita in prigione.