In una base militare dismessa a duecentocinquanta chilometri da Los Angeles, quaranta metri sotto il livello del mare, sopravvivono sette homeless, vittime del destino e della povertà. Cercano la normalità in una situazione estrema, rifugiandosi nella solidarietà e nel senso di comunità. Rosi (al suo primo lungometraggio) ha vissuto accanto a loro quattro anni, mettendo in relazione queste storie in bilico tra speranza e disperazione con un deserto americano mai così lontano dall’immaginario della frontiera, “non inteso come luogo mitico ed evocativo, ma come punto d’approdo, pura topografia” (Gianfranco Rosi)
Si ringraziano Donatella Palermo e la Stemal Entertainment.