PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA AL 71. FESTIVAL DI CANNES (2018) La storia, ambientata tra il 1949 e il 1964, racconta l’amore, ostacolato dalla storia e dal tempo, tra Zula e Wiktor, lei cantante dalla voce d’angelo e lui compositore. La loro possibilità di essere felici è quella di andare via dall’Unione Sovietica nel periodo della ricostruzione post Seconda Guerra Mondiale. La musica li tiene uniti, ma la storia li divide, e nel corso degli anni riusciranno a incontrarsi in giro per l’Europa, entrambi cercando di sopravvivere, sempre desiderosi di inseguirsi.
In un magnifico bianco e nero, come per Ida, realizzato dal direttore della fotografia Lukasz Zal, Pawlikowski racconta di un amore impossibile, tempestoso, ma non lo fa mai con scene madri o momenti cardine. Tutto scorre rimanendo immobile nel corso degli anni, eppure i protagonisti cambiano, si stratificano e tirano lo spettatore dentro al loro dramma.