Solo 11-12-13 Marzo 2019 al cinema
Il docu-film che propone un inedito identikit del mitico ladro creato dalle sorelle Giussani. Un’indagine avvincente sul mistero del primo disegnatore di Diabolik, inspiegabilmente scomparso senza lasciare tracce dopo aver consegnato le tavole del primo albo della saga.
Scritto da Mario Gomboli e Giancarlo Soldi. Con rari materiali d’archivio e la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Gianni Bono, Andrea Carlo Cappi, Massimo Cantini Parrini, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Carlo Lucarelli, Milo Manara, i Manetti bros.
Diabolik sono io
con
Luciano Scarpa – Claudia Stecher – Stefania Casini – Riccardo Mei – Manuela Parodi – Marco Vivio-Francesca Fiorentini – Paolo Buglioni
Soggetto e Sceneggiatura: Mario Gomboli e Giancarlo Soldi
Fotografia: Giuseppe Baresi
Montaggio: Silvia Di Domenico
Musica: Teho Teardo
Scenografia e Costumi: Valentina di Palma
Regia: Giancarlo Soldi
Prodotto da Maite Bulgari
Nato nel 1962 dalla fantasia di Angela e Luciana Giussani e protagonista dell’omonima testata, DIABOLIK è tuttora uno dei fumetti più venduti in Italia e un’icona assoluta del mondo della letteratura disegnata. Ora, per la prima volta, la storia di questo straordinario personaggio verrà raccontata in un docu-film prodotto da Anthos Produzioni con Rai Cinema in collaborazione con la casa editrice Astorina.
Diabolik sono io verrà distribuito nelle sale da Nexo Digital come evento speciale solo per tre giorni, l’11, 12, 13 marzo, e guiderà gli spettatori attraverso la storia dell’intuizione di due giovani ed entusiaste imprenditrici milanesi nei primi anni ‘60, le sorelle Giussani, capaci di dar vita al Re del Terrore e al suo mondo. Oltre a mostrare rari materiali d’archivio della casa editrice, il docu-film, scritto da Mario Gomboli assieme a Giancarlo Soldi, che ne firma anche la regia, si rivelerà anche un’indagine avvincente che cercherà una possibile spiegazione del mistero legato ad Angelo Zarcone, il disegnatore del Numero Uno di Diabolik, inspiegabilmente scomparso senza lasciare tracce dopo aver completato le tavole di quel primo albo.
Di Zarcone, soprannominato ‘il tedesco’ per la carnagione chiara e i capelli biondi, si sa soltanto che dopo aver consegnato alla redazione Astorina le tavole de Il re del terrore, il primo numero di Diabolik, sparì senza lasciare recapiti. Sembrava essersi volatilizzato. Si narra che nel 1982, in occasione del ventennale della testata, Angela e Luciana assoldarono persino il famoso investigatore Tom Ponzi per ritrovare Zarcone, ma il misterioso disegnatore si era come dissolto nel nulla. Un uomo in fuga, un latitante, un’ombra nera che si aggira nella notte, cosa succederebbe se quel disegnatore si trovasse oggi a cercare se stesso? Chi troverebbe? Angelo Zarcone oppure Diabolik?
Partendo da questo spunto, il docu-film immagina di tratteggiare un identikit quanto più accurato del Re del Terrore, avvalendosi di una galleria di testimoni dell’Olimpo’ del fumetto, Milo Manara, Mario Gomboli, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Gianni Bono, Giuseppe Palumbo, di esperti del noir come Carlo Lucarelli e Andrea Carlo Cappi, di registi visionari come i Manetti bros., del costumista Massimo Cantini Parrini oltre che della partecipazione straordinaria di Stefania Casini nei panni dell’avvocato Bianca Rosselli. Anche se a fare da fil rouge della narrazione saranno ancora una volta loro, le sorelle Giussani, grazie a un’intervista ‘senza tempo’ riemersa dalle Teche Rai, un materiale preziosissimo, che insieme ai ‘Super8 ritrovati’ dei viaggi di Angela e Luciana attorno al mondo, alle tavole storiche dell’archivio Astorina e agli omaggi disegnati dal vivo da Giuseppe Palumbo, contribuiranno a dare vita a un ritratto mai visto prima dell’eroe del fumetto.
Dopo il suo esordio nel 1962, il fumetto dedicato a Il Re del Terrore, dal nome del primissimo albo, raggiunse in breve tempo altissime tirature diventando un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione. Il formato degli albi di Diabolik, di piccola dimensione per poter essere tascabili, venne ideato per venire incontro alle esigenze dei pendolari che Angela Giussani osservava ogni mattina dalla finestra di casa sua, nelle vicinanze della stazione Cadorna, a Milano. Precursore del genere del fumetto nero italiano, Diabolik ha generato a partire dal 1964 numerosi epigoni, che non hanno però mai intaccato il suo successo e sono ormai scomparsi dalle edicole. Da oltre cinquant’anni Diabolik viene edito senza interruzioni e ha superato gli 850 episodi pubblicati; i primi numeri della serie hanno raggiunto elevate quotazioni di mercato nel collezionismo. Dalla sua nascita ad oggi Diabolik ha venduto quasi 150 milioni di copie.