Il giovane Colin viene arrestato per un piccolo furto di poche sterline. Nel carcere minorile dove è detenuto, attira l’attenzione del direttore che vede nel giovane un grande potenziale come sportivo. Colin infatti è un corridore nato. Ma è anche un ribelle, uno spirito controverso. Un uomo taciturno e mai pacificato, portatore di una diversità incomprensibile ai più. Diversità la cui conseguenza diretta è la solitudine cui si riferisce il titolo originale del racconto breve di Alan Sillitoe. È forse questo il film manifesto del cinema inglese degli anni ’60: un inno amaro e realistico alla libertà. Grande prova d’attore per Tom Courtenay che, lanciato in questa occasione, ha avuto una lunga carriera. In anni recenti l’attore ha vissuto un nuovo momento di grande splendore con Quartet di Dustin Hoffman e soprattutto 45 anni di Andrew Haigh, grazie al quale è stato premiato come miglior attore al festival di Berlino nel 2017.