Giungla d’asfalto

Jean-Pierre Melville lo trovava il miglior film di rapina mai fatto. Se le batte con Rapina a mano armata di Kubrick. Ambientato in una città non identificata, Huston spariglia le carte del noir: esce dai teatri di posa e gira in esterni (Kentucky e Ohio) e stabilisce dalle prime inquadrature l’umore del film. La luce del mattino arriva di taglio sulle strade sporche e dissestate dove si aggira un delinquente come tanti. Non c’è nulla di romantico, siamo nel realismo disperato. Trascende il genere e diventa un film morale.

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Roma - Quattro fontane
Domenica 26 Gennaio11:00