A 56 anni dalla sua uscita trionfale nei cinema di tutto il mondo, Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrick è ancora la satira definitiva sulla guerra e soprattutto sull’orrore ottuso del potere, particolarmente attuale in un momento storico di tensioni politiche come quello che stiamo vivendo.
La Cineteca di Bologna lo riporta in sala, in un evento speciale il 3 e il 4 febbraio 2020. Il film sarà preceduto dal cortometraggio inedito STANLEY KUBRICK RIFLETTE SULLA BOMBA, con preziose testimonianze dello stesso Kubrick e di chi lo conosceva meglio.
La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Nel contesto dell’imminente distruzione del mondo, l’ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l’ambizione, gli eufemismi, il patriottismo, l’eroismo e anche la ragionevolezza possono evocare un’orribile risata.
Stanley Kubrick
La fine del mondo in epoca atomica: nella sala da guerra del Pentagono o a cavalcioni d’una bomba. Doveva essere un film serio: follie individuali, errori nel sistema di comunicazione e dispositivi segreti di reazione ‘preventiva’ rendono possibile l’annientamento termonucleare dell’umanità. Ma nella strada che porta alla morte, troppa vodka, troppa Coca-Cola, troppi missili fallici, troppi fluidi vitali repressi. E tanti Peter Sellers! Kubrick ce la mette tutta per ritardare l’esplosione, ma alla fine scoppia a ridere. L’atto di nascita del cinema demenziale.