Inghilterra, primo Novecento. Una giovane vedova lascia Londra e si trasferisce con la figlia in un cottage sul mare. Il cottage è abitato dal fantasma dell’inquilino precedente, il capitano di una nave dai modi bruschi e dal linguaggio colorito. La donna non si spaventa. Si abitua alla presenza che diventa prima una compagnia, poi un amore. Il primo capolavoro di Mankiewicz (scritto da Philip Dunne), sospeso tra commedia e dramma, è un caso rarissimo in cui l’elemento sovrannaturale viene raccontato in chiave realistica, come una favola per adulti. Eccellente Gene Tierney che rende credibile l’amore incorporeo.