Un macchinista delle ferrovie assiste al suicidio di un uomo disperato che si getta davanti al suo treno. Traumatizzato dall’evento, inizia a commettere alcuni errori sul lavoro tanto da essere costretto ad accettare un taglio di stipendio.
Dopo qualche anno senza trovare idee per un film, in condizioni economiche difficoltose, Germi contattò Alfredo Giannetti, con il quale aveva precedentemente collaborato per un progetto incompiuto, e questi gli passò un suo racconto. Dopo il fallimento delle trattative tra Ponti e qualche star hollywoodiana, fu proprio lo sceneggiatore a suggerire che Germi interpretasse il protagonista. Ponti si mise a ridere: «Recitare?! Coi tic che ha Pietro!». Ma fu così che nacque il Germi attore nei suoi film.