Unico film italiano in concorso al Festival di Cannes 2019, racconta il primo grande pentito di mafia. L’uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla Piovra. Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. «Un film misterioso» dice Bellocchio «Personalissimo e oggettivo. Sulla scia di una poetica vicina a Buongiorno, notte, Il Traditore mette sotto una prospettiva inedita Buscetta, ponendosi come opera civile, tra attentati e implicazioni di personalità politiche come Giulio Andreotti».
La storia:
Marco Bellocchio rientra in scena con Il traditore. La storia del primo grande pentito di mafia, l’uomo che cambiò le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi, secondo una prospettiva inedita e mai studiata prima: sarà il “traditore.” Un racconto fatto di violenze e di drammi, che inizia con l’arresto in Brasile e l’estradizione di Buscetta in Italia, passando per l’amicizia con il giudice Falcone e gli irreali silenzi del Maxiprocesso alla mafia. Ed è proprio nel momento in cui la giustizia sembra aver segnato un punto, che Cosa Nostra ricorda a Buscetta e all’Italia che la sua sconfitta è ben lontana. Scoppia la bomba a Capaci. Buscetta alzerà il tiro facendo il nome di Andreotti: un tragico boomerang che lo costringerà a fuggire dall’Italia per sempre.