Presentato in Concorso alla 78° Mostra del Cinema di Venezia e tratto dal romanzo di Karine Tuil, il film affronta un tema scottante e controverso: la complicata ricerca della verità in un’accusa di stupro. Yvan Attal dirige sua moglie Charlotte Gainsbourg e Mathieu Kassovitz in un film sul potere delle élites. Tra dinamiche famigliari, giudiziarie e ruolo dei social media, lo sguardo attento e puntiglioso del regista mette davvero lo spettatore nelle condizioni del giurato. Il privilegio di classe e l’incomunicabilità, il desiderio e l’abuso, il “no” e la zona grigia del consenso, la gogna mediatica: dov’è la verità?