Il detective Leopold Fisher, uomo stanco e ossessionato da incubi ricorrenti, rivive sotto ipnosi il recente caso che lo ha visto in Europa ad indagare sui delitti di un maniaco omicida. Mettendo in pratica gli insegnamenti dell’anziano maestro criminologo Osborne, convinto – secondo quanto ha sostenuto nel libro “L’elemento del crimine” – della necessità di immedesimarsi psicologicamente con l’avversario per comprenderne il movente e catturarlo, Fisher si è addentrato in un labirinto di brutalità e di follia, e, dopo essersi legato alla donna del killer, ha finito con l’identificarsi, in un tragico sdoppiamento di personalità, con l’assassino stesso. Fisher ha scoperto un mondo nel quale ciascuno di noi può essere il doppio di un altro: un mondo nel quale lo stesso Osborne era, imprevedibilmente, precipitato.