Venezia, 1911. Gustav von Aschenbach, compositore musicale in vacanza all’Hotel des Bains al Lido di Venezia, rimane colpito dalla bellezza del giovane Tadzio. Il suo è un sentimento altalenante, che asseconda e reprime. Gustav, nonostante l’epidemia di colera, resta a Venezia trascorrendo i suoi ultimi giorni a contemplare Tadzio.
Secondo capitolo della “trilogia tedesca”. Gustav nel romanzo di Mann, Morte a Venezia, è un letterato che Visconti trasforma in musicista, ma Visconti sapeva che Thomas Mann, si era ispirato al musicista Gustav Mahler per il suo Gustav von Aschenbach, riportandolo, se così possiamo dire, alle intenzioni originarie dello scrittore. Visconti venne influenzato anche dal Doctor Faustus di Mann. Il proposito di Visconti è molto vicino a quello di Mann: «scrivere il romanzo della mia epoca travestito da storia di una esistenza precaria e sommamente peccaminosa». Descrivere la vita di un artista, banale ma ambizioso, sullo sfondo dei drammatici anni del crollo del Terzo Reich che alimenta la sua vanità e ambizione vendendosi al diavolo.