Jefferson Smith è un “all-American boy”: patriottico, idealista, cita Lincoln a memoria ed è l’idolo dei giovani ranger. Non sa di essere stato fatto senatore proprio per quel candore che lo rende manovrabile, almeno agli occhi dei colleghi di partito. Scoperti i loro doppi fini, troverà nella disillusa segretaria Saunders l’alleata necessaria per far sentire la propria voce e contrastare la macchina del fango. Cinema mitopoietico, se mai ce n’è stato. Il ritratto impietoso di una Washington corrotta e affarista permette a Capra di riaffermare la forza dell’individuo e degli ideali, cristallizzati in James Stewart, così come l’importanza di una stampa indipendente.