Un senatore viene ammazzato in pieno giorno e una commissione governativa stabilisce che l’assassino ha agito per conto suo. Teoria contraddetta da una testimone, Lee Carter, ex fidanzata del reporter Joe Frady. Quando anche Lee viene trovata morta in circostanze misteriose, Frady scopre che dietro gli omicidi c’è la Parallax, una pericolosa società per azioni. Riesce a farsi assumere dalla Parallax per indagare da dentro. Fin dalle prime inquadrature Pakula crea un’atmosfera di disagio e paranoia che rievoca gli omicidi di Kennedy e Marin Luther King. Complice il direttore della fotografia Gordon Willis, soprannominato “il principe delle tenebre”. Scene avvolte nell’ombra e girate in totale per isolare i personaggi in spazi enormi e vuoti. Pakula e Willis danno enfasi a un senso di alienazione e impotenza invece di ricorrere alle più convenzionali sequenze d’azione. Alla fine delle riprese Pakula disse a Beatty: «Se questo film funziona, lo spettatore diventerà più diffidente con il suo prossimo».