Ispirato a un processo di Camorra avvenuto a Napoli,
il film venne nelle parole del regista «la storia di una
istruttoria giudiziaria, che presenta la visione di un
ampio retroscena umano e sociale. Per quanto
l’azione sia fissata in una determinata epoca – i primi
anni del ’900 – lo sviluppo della vicenda coglie situazioni e condizioni tutt’altro che sorpassate.»
Sulla spiaggia di Torre Annunziata viene ritrovato il cadavere di Gennaro Ruotolo ed a casa sua viene poi rinvenuta uccisa anche la moglie, Le indagini della Polizia, condotte dal delegato Perrone, si infrangono contro un muro di omertà. Il Giudice Antonio Spicacci si trova pertanto davanti ad una ipotesi di archiviazione, ma questa conclusione non lo convince e trova nel Procuratore del Re un incoraggiamento a continuare l’inchiesta.