Unsane

Uno dei film più particolari di tutta la carriera di Steven Soderbergh “Unsane”, tiene lo spettatore incollato alla poltrona dall’inizio alla fine della visione. Steven Soderbergh dopo “Ocean’s Thirteen” e “Magic Mike”, torna con un film che racconta ciò che accade a molte donne vittime di stalking. “Unsane” si sofferma sulla percezione della realtà da parte dell’essere umano, l’istinto di sopravvivenza e il sistema che dovrebbe prendersi cura di ogni malato. La vincitrice di un Golden Globe, Claire Foy (“The crown”), ci fa entrare nella psicologia di una donna che si trova ad affrontare la sua più grande paura: quello che accade è reale o è frutto della sua mente? Il regista ci spiega: ” Avere una donna protagonista rende qualsiasi storia più drammatica, loro hanno ostacoli da superare che gli uomini non hanno”. Il film è interamente girato con un iPhone. Presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2018.

CURIOSITÀ SU UNSANE:
Nello specifico, per girare il film Unsane Soderbergh ha utilizzato tre iPhone 7 Plus, che permettono riprese video in 4K, dotati di una app chiamata FiLMiC Pro, che permette di controllare in maniera più dettagliata l’esposizione, la velocità dell’otturatore, la temperatura del colore e il fuoco. Alle lenti “di serie” dei telefoni, Soderbergh ha affiancato quelle applicabili della Moment: una da 18mm (che è stata quella maggiormente utilizzata), una da 60mm e un fisheye. Tra i principali riferimenti per gli sceneggiatori Jonathan Bernstein e James Greer ci sono stati film come Il corridoio della paura e Qualcuno volò sul nido del cuculo, mentre Soderbergh ha riflettuto a lungo sullo stile di lavori polanskiani come Repulsion e Rosemary’s Baby.

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