L’eroismo secondo Clint Eastwood: Ore 15:17 attacco al treno
Febbraio 5, 2018 10:25 am
Arriva nelle sale di Circuito Cinema l’8 febbraio il nuovo atteso film di Clint Eastwood: Ore 15:17 Attacco al treno, opera che racconta come tre cittadini americani sventarono un attacco terroristico su un treno diretto a Parigi nell’agosto del 2015.
Eroi per caso
Il film, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico scritto da Jeffrey E. Stern, Spencer Stone, Anthony Sadler e Alek Skarlatos , in cui i tre soldati statunitensi raccontano ciò che accadde il 25 agosto del 2015, quando sventarono un attentato terroristico su un treno diretto a Parigi.
Il film ripercorre le vite di questi tre amici, dai problemi dell’infanzia alla ricerca del loro posto nel mondo, fino alla serie di sfortunati eventi che hanno preceduto l’attacco. Durante quell’esperienza che li ha messi a dura prova, la loro amicizia non ha mai vacillato, diventando la loro arma più potente che ha consentito loro di salvare le vite di oltre 500 passeggeri presenti a bordo.
Il ritorno di Clint Eastwood
Attore tra i più iconici della storia del cinema, Clint Eastwood più o meno dalla prima metà degli anni ’90 si è affermato anche come uno dei registi più importanti del cinema americano. Per la verità, già dieci anni prima una vecchia volpe come Orson Welles (regista del celebre Quarto Potere) dichiarò che Eastwood era uno dei registi più talentuosi della sua generazione, ma che, inspiegabilmente, non veniva preso sul serio né dal pubblico, né dalla critica.
Il cinema del regista è sempre stato contraddistinto dalla volontà di mettere in discussione i miti fondativi della cultura americana ma, negli ultimi anni, Eastwood ha cominciato a provare interesse nei confronti degli eroi americani (positivi certamente, ma anche problematici) raccontando storie vere. Dopo American Sniper e Sully, dall’8 febbraio torna nelle sale di Circuito Cinema con il suo nuovo atteso film: Ore 15:17 attacco al treno.
Storie esemplari di americani modello
Guardando alla filmografia del regista, ci si rende immediatamente conto che egli è stato un po’ il cantore dell’America dai primi anni ’70 fino alla contemporaneità, non di rado osservando il proprio paese con piglio critico. Gli ultimi film di Clint Eastwood testimoniano invece un cambio di rotta: la volontà del proprio autore di raccontare storie sempre più esemplari – sotto un certo punto di vista persino educative – di cittadini americani modello.
Ciò non significa che Eastwood abbia abbandonato la sua propensione ad osservare criticamente la realtà; i nuovi eroi di Eastwood sono personaggi complessi e sfaccettati, mai perfettamente integrati in una società che gli considera – nonostante tutto – degli outsider (è il caso di American Sniper) o che addirittura ne mette in discussione le qualità eroiche (Sully).
Una scelta coraggiosa
In una recente intervista al New York Times, Clint Eastwood ha raccontato la genesi del film, parlando della scelta di fare interpretare il film ai veri protagonisti della vicenda. Una decisione coraggiosa ma decisamente affascinante per un regista che ha superato gli 80 anni e i 40 film, ma che è sempre in grado di sperimentare.
Ore 15:17 Attacco al Treno, il nuovo film di Clint Eastwood ti aspetta nelle nostre sale dall’8 febbraio.
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