VENTI DI MESOPOTAMIA – NUOVO CINEMA CURDO
Dal 21 al 27 luglio in esclusiva al cinema 4 Fontane in Versione Originale Sottotitolata.
Il cinema curdo riflette e rappresenta la voce della causa curda e del Kurdistan occupato. Proponiamo una selezione di film, cortometraggi e documentari scelti dalla Comune del Cinema di Rojava, un collettivo di cineasti fondato nel 2015 con sede nella regione autonoma di Rojava nella Federazione della Siria settentrionale e orientale.
In seguito all’incendio del 1960 nell’unico cinema del Rojava, nella città di Amude, la Comune punta a rivendicare il cinema come spazio centrale per reinventare la società, democratizzare e rivoluzionare l’immaginazione stessa.
La Rojava Film Commune lavora attivamente nella regione per riorganizzare le infrastrutture del cinema ed è portavoce dei valori, degli ideali della rivoluzione e delle lotte quotidiane nella guerra civile siriana e incarna il tentativo di costruire una nuova società.
I film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano
21 luglio
22 luglio
23 luglio
24 luglio
25 luglio
26 luglio
27 luglio
The end will be spectacular di Ersin Çelik – 112’
La storia della resistenza di un gruppo di giovani nel Kurdistan siriano che ha affrontato l’esercito per difendere il proprio quartiere. Tratta dai diari dei caduti e dalle testimonianze dei sopravvissuti (che recitano nel film), l’opera esplora concetti universali come speranza, sacrificio e perdita della libertà.
Black berry season di Hasim Aydemir – 96’
Un combattente del movimento di liberazione curdo è rimasto ferito in uno scontro con l’esercito turco. Per non rallentare i suoi compagni e permettere loro di scappare, insiste per restare indietro e, contro ogni previsione, riesce a sopravvivere. Intraprenderà un viaggio alla scoperta della solidarietà della popolazione curda.
Berfin di Özlem Arzeba – 73′
Una storia di guerra e desiderio, amore e lotta di una donna del Kurdistan. Berfin è una giovane guerrigliera che è cresciuta rapidamente a causa della guerra del Kurdistan. Mentre cerca di adattarsi alla sua nuova vita sulle cime delle montagne, si tuffa nella profondità del suo mondo interiore alla ricerca di risposte sul suo passato.
Love in the face of genocide di Sêro Hindî, 52’
La patria degli yazidi nelle montagne di Shengal ha subito più di 74 massacri nel corso della sua storia. Il film esplora l’impatto della sofferenza, della religione e della differenza culturale e documenta come gli yazidi mantengano la loro eredità raccontando storie di amore e dolore attraverso il loro canto di sopravvivenza.
Despite everything di Ararat Suveyda, Sherwan Bilal Youssef, 51’
Rodi e Perwin sognavano di aprire una biblioteca ma 5 mesi dopo la liberazione di Kobanê, sono stati uccisi dai mercenari dell’Isis. Questa è la storia dei loro familiari e di come sono riusciti a realizzare il loro sogno. Per il mondo intero la città di Kobanê è diventata il simbolo della liberazione dalle tenebre dello Stato Islamico.
The lonely tree di: Sêro Hindî – 43’
Un documentario che esplora il patrimonio musicale “dengbej” tra cantanti, poeti e narratori della regione del Rojava, in Siria. Caratterizzato da uno scenario mozzafiato, il film è intrecciato da storie di canzoni curde e assire che raccontano la lunga storia di amore e sofferenza di questa regione semi-autonoma.
Shadow of the Kurdish mountain di Azad Evdikê – 22’
Nel gennaio 2018, il regista e fotografo Azed Evdikê è ad Afrin pochi giorni prima dell’attacco turco alla città. È venuto per preparare la settimana dell’arte che non sarà mai celebrata. Azed racconta le ore precedenti l’invasione della città e la tragedia delle persone costrette a lasciare le proprie case per sfuggire al massacro.
After the war di Zilan Hemo-15’
Dopo la guerra a Kobanê le famiglie tornano nelle loro città e nelle loro case distrutte. I bambini cercano le loro cose tra le macerie nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della loro vecchia vita.
Home di Sevinaz Evidke – 9’40’’
In una città distrutta dalla guerra, mentre la società cerca di fare i conti con le conseguenze di una violenza estrema, una bambina trova un modo particolare per sopravvivere.