Tadek è “l’ultimo poliziotto onesto della Polonia” e vuole coronare la propria carriera con un ultimo successo. Indaga infatti un caso irrisolto, di alcuni anni prima: il brutale omicidio dell’abituale frequentatore di un club BDSM, The Cage. Tadek nota che vi si è recato spesso anche lo scrittore, Kozlow, che in un romanzo ha raccontato un omicidio pressoché identico. Partendo proprio dal testo letterario, il detective indaga lo scrittore e la sua compagna Kasia, che è una ex ragazza del The Cage. L’indagine è però mal vista dai superiori di Tadek, che preferirebbero se ne andasse in pensione in fretta, così come non è supportata dalla glaciale famiglia di lui, trascinata in un baratro dall’ossessione dell’uomo. Kozlow infatti accusa Tadek di perseguitarlo, alzando la posta in gioco della sfida e facendone una questione personale.
Basato su un articolo di David Grann, Dark Crimes è diretto dal greco Alexandros Avranas, che nel 2013 avevamo visto trionfare a Venezia con il Leone d’argento per la sua regia di Miss Violence, lo scioccante dramma sulla prostituzione minorile all’interno di un nucleo familiare disfunzionale. A produrre il film è invece Brett Ratner, già produttore esecutivo di Revenant – Redivivo e Black Mass – L’ultimo gangster.