Applaudito in concorso a Cannes 2022, DUE FRATELLI (Un petit frère) è il secondo film di Léonor Serraille dopo Montparnasse – Femminile singolare, che nel 2017 conquistò la Caméra d’Or come miglior esordio. La regista francese si è ispirata alla vita del compagno per raccontare una storia di immigrazione lontana da ogni cliché e che aiuta a capire le radici delle tensioni sociali che attraversano la Francia multietnica di oggi.
Alla fine degli anni ’80, Rose arriva a Parigi dalla Costa d’Avorio, portando con sé i due figli piccoli, Jean e Ernest. La vita non è facile per una madre single nella banlieue, ma Rose non rinuncia alla sua indipendenza e al desiderio di libertà, anche a costo di lasciare spesso i figli da soli: i due fratelli crescendo prenderanno strade diverse, affrontando ciascuno a modo proprio le difficoltà dell’integrazione e il rapporto sempre più complesso con la madre.
Oltre a quello della straordinaria protagonista Annabelle Lengronne, una vera forza della natura nei panni di Rose, è fondamentale il contributo al film di Hélène Louvart, direttrice della fotografia tra le più acclamate, già collaboratrice di registi come Wim Wenders, Agnès Varda, Claire Denis, Christophe Honoré, Alice Rohrwacher e Léos Carax.
“È una storia che mi toccava perché il mio compagno è nato altrove ed è francese, ma ci sono stati momenti in cui ho pensato che la società non lo considerasse tale” afferma Léonor Serraille. “Gli ho chiesto se potevo scrivere della sua vita e mi ha dato il via libera, dicendomi che quello che sarebbe stato interessante era il mio punto di vista. Soprattutto, ho capito subito che sarebbe stato un punto di partenza per esplorare anche temi più universali come l’essere madre: perché avevo appena avuto due figli in due anni, perché mi stavo allontanando dalla mia stessa famiglia, perché lo sguardo sui genitori cambia e perché l’amore vale anche a distanza“.