Invidioso dell’amico invalido, l’anziano Don Anselmo vuole a tutti i costi una carrozzella a motore, ma i suoi familiari non acconsentono a comprargliela. La otterrà malgrado tutto, arrivando a fare una strage pur di conservarla… Premio Fipresci a Venezia, il terzo film di Ferreri è una denuncia radicale dell’ipocrisia borghese sotto il regime franchista, grazie a uno stile insieme corrosivo e esilarante, che fa spesso il verso al buonismo neorealista e si riallaccia idealmente al miglior Buñuel. Il film è in versione italiana con il finale non censurato rispetto a quella spagnola.