Il bacio dell’assassino

L’incontro tra un peso medio della boxe a fine carriera e una ballerina di night club. Produzione indipendente a basso budget, il secondo film di Kubrick fu girato “clandestinamente” a New York: per ragioni economiche non c’erano i permessi necessari per le riprese in esterni. Inoltre il regista non poté avvalersi di una troupe di professionisti: quando scoprì che il posizionamento dei microfoni danneggiava la composizione dell’immagine, decise di girare il film muto e doppiarlo in post-produzione. Riuscì poi a vendere il film alla United Artists e a far recuperare i soldi alla produzione. «Credo che prima di allora nessuno avesse mai fatto un film in circostanze così dilettantesche e a avere poi una distribuzione mondiale» (S.K.).

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