Con Il mondo di Apu si chiude la trilogia in maniera trionfale – in un certo senso è il gioiello della corona. Ray è un cineasta maturo con un potere introspettivo magistrale. Diviso in tre atti, il film si apre su Apu che vive a Calcutta, solo, senza soldi, senza lavoro e costretto a vendere i libri di studio per pagare l’affitto. Un amico lo invita a un matrimonio nel suo villaggio e qui Apu scopre che lo sposo è impazzito e il padre della sposa vuole che Apu sposi sua figlia. Il vecchio teme che se la ragazza rimane senza marito sarà maledetta. Attonito, Apu torna a Calcutta sposato e senza prospettive. L’attrice quattordicenne Sharmila Tagore nella parte della sposa civetta che amoreggia con Apu è al centro del secondo atto. Il regista si prende una pausa giocosa prima degli eventi devastanti del terzo atto e lo struggente gesto di accettazione che chiude la storia.