Un documentario incentrato su Liberato, l’artista partenopeo dall’identità ignota. La sua carriera ha inizio nel 2017 con la sua musica che fonde la tradizione neo-melodica napoletana, l’R&B e l’elettronica con alcune influenze hip-hop. Di lui non si sa nulla, si ignora perfino il viso, al suo posto, però, si conosce il suo simbolo: una rosa. Tra le poche esibizioni, che sono rimaste nella storia per la loro memorabilità, ricordiamo Rotonda Diaz a Napoli, il C2C di Torino, Milano Rocks all’Ippodromo di San Siro ma anche il Rock in Roma, dove il suo nome ha riunito 25mila persone. Liberato è uno dei segreti di Napoli, che tra i suoi vicoli e i suoi palazzi nasconde ‘o munaciell’, ‘a bella ‘mbriana, ‘o sang’ ‘e san Gennaro, ‘a sirena Partenope e molti altri, tra cui l’identità del cantante.