Sconfitta e amareggiata dalle esperienze vissute nella grande città, Mae Doyle torna a vivere nel villaggio di pescatori dove è nata. Qui conosce e sposa Jerry, un uomo gentile senza grandi qualità. Presto si trova attratta da Earl, il migliore amico di Jerry. Tratto da un testo teatrale di Clifford Odets, Fritz Lang e lo sceneggiatore stravolgono l’impianto narrativo di base e si concentrano sul personaggio della donna, preda di pulsioni autodistruttive. L’arrivo di Mae al villaggio è da antologia: entra in un bar, ordina un caffè e subito dopo qualcosa di più forte. Con poche inquadrature e dialoghi all’osso, Lang definisce personaggio e luogo. Aiutato da un’eccellente Barbara Stanwyck.