L’austero presidente del tribunale di una cittadina di provincia fa chiudere il locale dove si esibisce la disinvolta Gobette. In cerca di vendetta, quest’ultima si introduce nella casa del magistrato.
Commedia da vaudeville tratta da una pièce francese di Hennequin, tutta giocata in interni dove si svolge un tourbillon di scambi di persone molto ben gestiti nella dinamica degli equivoci.
«Era quel periodo in cui seguivo certi miei pensieri e non avevo deciso cosa fare. Amato viene lì, “Pietruzzo, la vuoi fare ’sta sceneggiatura, è bell’e pronta, c’è la scena a Cinecittà già costruita…”. E ho detto, ma perché non devo farlo. È una “prestazione d’opera”, non è un mio film. Ma nemmeno me ne pento, le dirò. Fra i difetti dei registi, a un certo punto, c’è la presunzione. Uno può anche scherzare, no?». (P.G.)