Cosa spera di ritrovare Ludovico nel suo Sud, dopo tanti anni di lontananza? Che cosa nella terra che ha abbandonato per non restare soffocato dall’omertà, dalla ragnatela di connivenze, dall’impotenza degli onesti, dalla arroganza dei disonesti? Cosa spera di ritrovare Ludovico, riabbracciando Rosa, la sorella adottiva, la sua compagna di giochi, con cui ha condiviso le speranze della giovinezza? Speranze spezzate dalla morte violenta del loro migliore amico, Antonio il “cantastorie”, che aveva infranto la rete dei silenzi. Rosa che ha partorito un figlio, Giacomo, nato da una storia clandestina, con un giovane d’onore, morto ammazzato prima ancora di diventare padre. Ma se da lontano è più facile fingere d’essere indifferenti agli affetti, quando si ritorna la magia dei luoghi in cui si è cresciuti, non può che emozionare e le emozioni seguono strade inattese. Le stanze dove tante cose sono successe gli parlano, così gli oggetti, il pianoforte e gli odori antichi, quelli dei vicoli, dove si affacciano gli orti che profumano di gelsomino. Ludovico, stretto tra recriminazioni e lacerazioni, imprigionato da parole aspre e mezze verità, va verso un epilogo inatteso e forse sperato.