Se la storia è scritta dai vincitori, che ne è di tutti coloro che non hanno mai potuto partecipare al gioco? Un gruppo di atleti queer entra nello Stadio Olimpico di Atene e rende omaggio a tutti coloro che non sono mai stati destinati a salire sul podio. Incontrano Amanda Reiter, una maratoneta transgender che ha dovuto confrontarsi con i pregiudizi degli organizzatori sportivi, e Annet Negesa, un’atleta degli 800 metri che è stata esortata dalle federazioni sportive internazionali a sottoporsi a chirurgia ormonale. Insieme danno vita a un’utopia radicale e poetica, lontana dalle rigide regole di genere degli sport agonistici.