Polanski interpreta Trelkovsky, un mite impiegato di origine polacca a Parigi. L’appartamento che ha preso in affitto era abitato da Simone, una ragazza che si è buttata dalla finestra. Cosa l’ha spinta a commettere un atto tanto inspiegabile? Trelkovsky sospetta i vicini, invadenti e ostili. Il suo destino e quello di Simone sembrano legati da un’unica trama. Un incubo kafkiano, intriso di senso di colpa, che riprende molti dei temi visivi e narrativi di Repulsion e Rosemary’s Baby. Le locataire è popolato da pareti opprimenti, prospettive ingannevoli e ambiguità irrisolte, magistralmente rese dalla fotografia del bergmaniano Sven Nykvist. La Parigi di Polanski, che ritroveremo in Frantic, è un luogo di oppressione e xenofobia, dove la legge del più forte si riafferma gratuitamente, senza un perché.