“Negli anni della seconda guerra mondiale un vescovo, rappresentante della comunità cattolica in Turchia, opera senza sosta per salvare ebrei in fuga dal nazismo: mons. Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, si prodiga per salvare migliaia di ebrei in fuga dal nazismo usando incredibili modalità, stratagemmi, utilizzando mezzi e vie di ogni genere, coinvolgendo con bontà uomini di opposte provenienze e fazioni. I 24.000 ebrei salvati da Angelo Roncalli, dichiarati dall’ambasciatore tedesco Von Papen in Turchia, sono in realtà ben più numerosi. Sulle tracce dei bambini ebrei fatti partire con continui treni verso la Palestina, di navi piene di bambini ebrei fatte passare dal bosforo, di certificati di battesimo falsi e di tanti altri espedienti della carità umana e cristiana viene a delinearsi la figura di un uomo di Dio dalla fede profonda di sconfinata umanità”.