Il girovago Gino (Massimo Girotti), alla ricerca di un lavoro, si ferma in uno spaccio lungo il Po gestito dal vecchio Giuseppe (Juan De Landa) e dalla giovane moglie Giovanna (Clara Calamai). Tra Gino e Giovanna scatta dal primo sguardo un’attrazione fatale. Giovanna convince Gino ad uccidere Giuseppe per incassare i soldi dell’assicurazione ed inscenano un incidente stradale che insospettisce la polizia. La fuga in macchina dalla polizia finisce con la macchina che esce fuori strada.
Ossessione si ispira a Il postino suona sempre due volte, il romanzo che James M. Cain pubblicò in America nel 1934. Lo scrittore americano definì il personaggio femminile «il desiderio fatto realtà»; Visconti, forse per la prima volta al cinema, mette in scena il corpo di un uomo come oggetto del desiderio, anzi, raddoppia il “desiderio”: il corpo di Gino è l’oggetto del desiderio di Giovanna e dello “spagnolo” (Elio Marcuzzo). Desiderio carnale che è anche desiderio d’essere.