THE GENERAL – La comica poesia delle rotaie. Un treno che si chiama The General lanciato a gran velocità nei maestosi paesaggi americani, e al comando (contromano) un macchinista che ama il suo treno quasi quanto la fidanzata Annabelle. Siamo negli anni della guerra di Secessione, i generali veri fumano sigari e pianificano gli scontri mortali; sulla locomotiva, intanto, Buster mette un perno, toglie un perno, e il mondo si allontana. Accolto freddamente dal pubblico dell’epoca, poi considerato tra i capolavori di Keaton e del cinema tutto, girato dal vero (nelle foreste dell’Oregon), tra incendi veri e simulati, ponti e dighe costruiti e distrutti, senza modellini, senza risparmio di denaro e di rischio.
THE PLAYHOUSE: La storia nasce e si sviluppa all’interno di un teatro, dove Keaton è una sorta di factotum, tecnico adibito alle più svariate mansioni; ma, nei primi minuti, lo vediamo recitare, suonare, mascherarsi, far cabaret, moltiplicarsi in attori e spettatori, donne e bambini, tanto che in un “Programma della serata” il suo nome compare in tutti i ruoli possibili, per ben 27 volte. Solo che la realtà non è mai quella che sembra…