Ambientato nel Wessex (una regione che nell’Inghilterra moderna corrisponde al Dorset) è la storia di Bathsheba Everdeen, giovane proprietaria terriera nubile. Tre uomini la corteggiano: Oak, un pastore che ha perduto le sue pecore ed è costretto a lavorare per lei; Boldwood, un gentiluomo di campagna suo vicino; Troy, un sergente di cavalleria bello, audace e spregiudicato. L’incostanza del carattere della donna e l’incapacità dei maschi di comprendere le sfumature psicologiche nel comportamento di Bathsheba è all’origine di avvenimenti tragici. Fedelmente tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Hardy e diretto con opulenza e cura dei dettagli da John Schlesinger al suo terzo film con Julie Christie, Via dalla pazza folla è una storia femminista della prima ora: come spesso nei romanzi di Hardy, Bathsheba è un’anticonformista, una personalità forte che infrange le regole sociali e vive secondo un sistema di valori dettato dalla sua individualità e dai suoi desideri, ma anche dal capriccio e dall’insofferenza.