Sarah & Saleem: passione proibita a Gerusalemme
Aprile 23, 2019 12:31 pm
Nella città divisa di Gerusalemme, dove il quartiere arabo si confonde con quello ebraico, dentro la Città vecchia, ma è sconsigliabile a un ebreo avvicinarsi alla porta di Damasco (per i recenti attacchi a colpi di coltello) e metal detector regolano l’ingresso al Muro del pianto, è ambientato Sarah & Saleem – Là dove nulla è possibile, film ispirato a una storia vera. Dal 24 aprile al cinema, è l’opera seconda del regista palestinese Muayad Alayan, che al Festival di Rotterdam ha vinto il premio del pubblico Hubert Bals e il premio speciale della giuria per la sceneggiatura, firmata dal fratello Rami Alayan.
La passione segreta tra gli adulteri Sarah, proprietaria di un caffè ebraico, e Saleem, fattorino arabo, ha delle conseguenze ben più importanti della crisi dei loro matrimoni, in una Città Santa in cui anche una storia privata tra due persone scatena conseguenze politiche e sociali di portata inimmaginabile.
La trama
Protagonisti Sarah e Saleem. Sarah (Silvane Kretchner) è israeliana e gestisce un bar a Gerusalemme Ovest. Saleem (Adeeb Safadi) è palestinese, vive a Gerusalemme Est e fa il fattorino. Provengono da mondi distanti anni luce, eppure, sfidano il destino per incontrarsi di nascosto nel furgoncino che Saleem usa per il lavoro e consumare lontano da occhi indiscreti un veloce rapporto sessuale. Si amano? Forse no. Ma quegli attimi rubati sono per entrambi un momento di complicità per evadere dalle tensioni che avvertono nelle rispettive famiglie. Sarah è sposata con un colonnello dell’esercito, molto preso dal suo lavoro, che lo costringe a continui trasferimenti. Saleem, orgoglioso, è stanco di subire l’influenza della famiglia della moglie la quale, in attesa di un bambino, non disdegna l’aiuto economico del fratello per arrotondare il modesto stipendio del marito.
Nessuno è a conoscenza di questa relazione illecita, né Sarah né Saleem sembrano intenzionati a spingersi oltre al loro incontro clandestino e sporadico. Ma una sera, trovandosi loro malgrado nel posto sbagliato al momento sbagliato, quello che doveva essere un affaire totalmente privato e rimesso unicamente al giudizio delle rispettive coscienze, subisce una svolta tanto repentina quanto incontrollabile.
Sarah e Saleem si ritrovano intrappolati nelle maglie della tensione tra le forze israeliani e la resistenza palestinese, in un crescendo di inganni e mistificazioni che nemmeno la verità sembra più essere in grado di fermare.
Nel cast anche Massa Abd Elhadi e Ishai Golan.
Cosa dice il regista
“Ambientando la storia di due coppie nella città divisa di Gerusalemme, ho potuto descrivere come, la vita nella Città Santa, arrivi a dettare pericolose soluzioni a situazioni sociali drammatiche piuttosto comuni, che possono accadere in qualsiasi parte del mondo”, dice il regista Muayad Alayan. “Quando accadono qui, con questa schiacciante pressione dell’ambiente politico-sociale, alle persone viene imposto un prezzo da pagare più alto: sono spinti ad agire egoisticamente e dolorosamente l’uno verso l’altro per preservare la propria sopravvivenza”.